Per questo tipo di terapia riveste particolare importanza l’apporto della vitamina K, elemento antagonizzante l’azione dei farmaci anticoagulanti.
La fonte più importante di vitamina K nei mammiferi è costituita dalla flora batterica intestinale, in particolare l’Escherichia Coli, la cui sintesi di vitamina K è sufficiente a mantenere la normale coagulazione in assenza di apporto alimentare.
Il fabbisogno giornaliero si aggira intorno a 1 mg/die.
E’ importante non modificare, una volta stabilizzato il valore del PT nell’intervallo terapeutico, le abitudini alimentari del paziente, pertanto, egli dovrà:
a) aver cura di non includere nella dieta abituale quegli alimenti con contenuto di vitamina K relativamente alto;
b) verificare l’eventuale interferenza con altri farmaci: in questo caso sarà necessario farsi guidare dal proprio medico curante.
Per agevolare le scelte dietetiche riportiamo una tabella di alimenti con il relativo contenuto di vitamina K: gli alimenti asteriscati sono quelli possibilmente da evitare. Evitare il fumo.
ALIMENTI VITAMINA K (mg/100gr) ALIMENTI VITAMINA K (mg/100gr)
Carne magra 0.1 – 0.2 Formaggio* 0.35
Fegato di bue* 0.2 – 0.9 Burro* 0.30
Fegato di maiale* 0.4 – 0.8 Prosciutto cotto o aff.* 0.46
Uova (n.1) 0.02 Oli di semi di soia* 1.93
Latte di vacca 0.002 Asparagi* 0.57
Patate 0.08 Fagiolini 0.29
Spinaci* 4.2 Piselli 0.1 – 0.3
Cavolo verde* 3.2 Lattuga* 1,29
Cavolfiore* 1.29 Pomodoro* 0.4
Broccoli* 1.75 Tè* 7.1
Carote 0.1 Caffè* 0.38
Intervallo terapeutico consigliato in funzione della patologia di base:
PATOLOGIA di BASE INTERVALLO TERAPEUTICO in I.N.R.
(salvo diverse indicazioni del medico curante)
a) protesi valvolari meccaniche 3.5/4.5
b) protesi valvolari biologiche 2.0/3.0
fibrillazione atriale idem
trombosi endocavitaria idem
trombosi venosa profonda idem
embolia polmonare idem
c) infarto del miocardio 2.8/4.0
cardiomiopatia dilatativa idem
d) arteriopatia periferica 2.0/4.0